Nel recente incontro istituzionale che ha portato tutti i sindaci della Granda ad approvare il bilancio consuntivo della Provincia di Cuneo, si è vissuto anche un importante momento di incontro e confronto dedicato alla sensibilizzazione su un gesto anonimo e altruista, a favore dei tanti pazienti in lista d’attesa per un trapianto.
Forte del protocollo d’intesa siglato tra il Presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, e il Presidente di AIDO – Sezione Provinciale di Cuneo, Enrico Giraudo, l’incontro svoltosi presso il Centro Incontri di Cuneo ha visto, anche grazie alla presenza del Coordinamento Regionale Donazioni e Prelievi Piemonte e Valle d’Aosta, interventi di grande valore umano e sociale.
Parole che hanno voluto stimolare tutti i “primi cittadini” del territorio cuneese a lavorare in stretta collaborazione con gli uffici anagrafe, affinché il momento del rinnovo della carta d’identità diventi un’occasione per sottolineare l’importanza di aderire al “dono”: un atto d’amore di grande valore sociale e sanitario.
"Siamo consapevoli di quanto sia preziosa la firma di ogni cittadino a un “Sì” alla vita. Se è vero che la Provincia, all’unanimità, ha approvato e sottoscritto con convinzione un accordo che sancisce una stretta collaborazione con AIDO – Sezione Provinciale di Cuneo, abbiamo ritenuto fondamentale, in questa occasione, amplificare un messaggio prezioso per il nostro welfare sociale"-, dichiara il Presidente Robaldo, cui fa eco Enrico Giraudo.
"Ad oggi, le espressioni di volontà raccolte nei singoli Comuni mostrano una crescita delle percentuali di “non favorevoli” al dono. L’azione condivisa tra Provincia e Sindaci vuole andare in controtendenza, sottolineando la positività e la bellezza di una scelta dall’elevato valore civile, umano e sociale, che non costa nulla ma può ridare speranza a oltre 8.000 pazienti in difficoltà".
"I numeri e le percentuali presentati durante l’incontro di Cuneo, relativi alle espressioni di volontà nei singoli Comuni, hanno permesso di rendere consapevoli tutti i Sindaci di una situazione non pienamente favorevole alla donazione, conclude Raffaele Potenza, medico del Coordinamento Regionale-. Ci auguriamo che ciò possa favorire azioni concrete, capaci di rafforzare il significato di una scelta che nasce negli uffici anagrafe e che da tempo sosteniamo attraverso percorsi formativi e culturali legati a un gesto di grande utilità sociale e sanitaria".
















